LEZIONI DI PRATICA ASSICURATIVA

 

 

Uso e manutenzione della "polizza conveniente":

Guida all' Attestato di Rischio

Cosa c'è da sapere sull’attestato di rischio

Il mondo cambia velocemente, e anche l’attestato di rischio (o "pagellino") in questi anni si è evoluto molto, diventando decisivo nelle sue particolarità per il costo della polizza.

Se fino a qualche anno fa l’unica “legge” a cui dovevamo sottostare per pagare di meno era la classe di merito, cioè quella scala da 1 a 18 che determinava la nostra bravura, e la classe 1 era per i più bravi, che si vedevano scontare fino al 70% la polizza (pagando il 30% del premio base), mentre la 18 era la classe di "malus" per i "bocciatori professionisti" più accaniti, che si vedevano quadrupicare il premio base, con esborsi impossibili, oggi non è più così determinante avere una classe bassa.

Il nostro attestato di rischio, che nel frattempo è stato “dematerializzato”, cioè reso virtuale ed accessibile a tutte le Compagnie assicurative attraverso la Banca Dati ANIA, ci seguirà nel bene e nel male per tutta la vita di automobilisti, e determinerà anche la convenienza della nostra polizza nel tempo.

Con le nuove normative che si sono accavallate negli ultimi anni, non basta più essere in una "buona" classe (normalmente tra 1° e 7°) per essere considerati bravi assicurati.

Oggi i parametri di calcolo del premio sono quasi totalmente slegati dalla classe di merito, che incide ormai ben poco nelle classi più basse, e sono più importanti ed influiscono maggiormente sul costo della nostra polizza, come vedremo in seguito, perciò da tenere strettamente sotto controllo.

 

Vediamo 2 esempi per capire meglio

1) Polizza con Attestato di rischio "disastroso":

Il premio RCA 2020, calcolato su primarie compagnie, (assicurato età media, provincia di Torino, veicolo "Fiat panda 1.2 Easy", classe 3°) con l'attestato riportato qui sopra, è compreso tra 1.016€ e 1.220€ annuali.

2) Polizza con Attestato di rischio "virtuoso"

Il premio RCA 2020, calcolato sulle stesse primarie compagnie, a parità di tutte le altre condizioni (stesso assicurato e veicolo "Fiat panda 1.2 Easy", classe 1°) con l'attestato riportato qui sopra, è compreso tra 412€ e 438€ annuali.

I nuovi parametri fondamentali per il calcolo del premio

1) Metodo di acquisizione della classe: se l’attestato è ottenuto con le agevolazioni della cosiddetta “Legge Bersani” o con il nuovo “Bonus famiglia” il premio di polizza sarà maggiore rispetto alla stessa classe maturata in modo "regolare". E' sbagliato pensare che le due classi si equivalgano perchè le differenze tra loro, in termini di premio applicato, sono notevoli.

Gli attestati di rischio hanno al loro interno uno spazio in cui le Compagnie inseriscono una formula per evidenziare se è "Attestato Bersani" oppure no. Gli attestati provenienti da "Bersani/Bonus Famiglia" vengono quindi "ritarati" tariffariamente dalla Compagnia che acquisisce il contratto, con un aumento che, a seconda delle politiche interne delle varie Compagnie, può essere penalizzante in misura anche molto importante. Per esperienza, mediamente una classe 1° "Bersani" neoacquisita è parificabile economicamente ad una classe 7°/10° con "attestato regolare". E maggiormente penalizzata in caso di successivo sinistro.

 

Un attestato maturato regolarmente nel tempo è un tesoro da conservare a qualunque costo, anche se le opportunità immediate talvolta farebbero propendere per abbandonarlo.

2) Storicità : con questo termine si intende il numero di anni in cui siamo stati assicurati e "sotto osservazione" del sistema assicurativo.

Il codice univoco IUR, presente in ogni attestato, consente alle Compagnie di identificare meglio i nostri comportamenti passati, ovunque siamo stati assicurati, come una sorta di "codice fiscale assicurativo" che negli anni, se positivo, diventa un "tesoretto".

Attualmente l'attestato di rischio rileva la nostra storia nei sei anni precedenti (5 anni, più l’anno corrente) compreso i periodi in cui non siamo stati assicurati, ma da qualche tempo il periodo è stato portato a 11 (10+anno corrente) e ogni anno futuro aggiungerà un nuovo anno fino al completamento.

Gli anni completi senza sinistri ci agevolano nella riduzione del premio, quelli N/A (o NA, non assicurati) valgono negativamente per tutte le Compagnie, e quelli con sinistri sono per noi una disgrazia, maggiori sono i sinistri trascritti.


Una "storicità" completa (e positiva) è sempre un bene prezioso a cui non dobbiamo mai rinunciare, nemmeno se il vantaggio immediato fosse di gran lunga superiore.

 

3) Assenza di sinistri: il premio assicurativo viene calcolato non solo più sulla classe di merito, che può rimanere buona anche dopo il sinistro (se da 1° diventa 3° sarebbe ancora buona), ma soprattutto sulla presenza o meno di sinistri nell’attestato di rischio.

All’interno dello stesso attestato hanno pesi differenti (e premi differenti) i sinistri accaduti nell’ultimo anno, negli ultimi due anni o precedentemente, oppure 2 o più sinistri nello stesso anno o in anni successivi.

Uno o più sinistri presenti nella nostra vita assicurativa (indipendentemente dalla loro gravità) pesano molto di più sul calcolo del premio che un aumento generico della classe.

 

Detto questo, che possiamo fare per spendere meno?

Fare "manutenzione" al nostro attestato è la cosa migliore per avere una polizza davvero conveniente, perchè qualunque Compagnia (non solo quelle online, oggi con tariffe meno competitive di una volta) punta all'Attestato di Rischio per la valutazione e l'acquisizione dei clienti più buoni, preferendo quelli con attestati (pagellini) virtuosi.

Più questi hanno caratteristiche di storicità, di acquisizione non agevolata ed assenza di sinistri, più sono vicini ai parametri che le Compagnie si sono date, e più il premio sarà "naturalmente" basso di tariffa, anche senza gli sconti "di flessibilità" che alcune agenzie possono applicare di comune accordo con la Compagnia ai clienti che ritengono meritevoli.

Cambiare spesso Compagnia, a differenza di quanto asseriscono alcuni giornalisti d'assalto "poco informati",  non è il modo migliore per ottenere sconti aggiuntivi, ma soltanto il modo migliore per essere mal considerati e mal seguiti in caso di sinistro, non essendo annoverati ne dalla Compagnia e tantomento dalla eventuale agenzia come clienti affezionati, cioè fidelizzati e da trattar bene.

Agire sull'attestato di rischio, magari con il rimborso di un sinistro a torto di piccola (o media) entità, capitato casualmente dopo aver tenuto per anni una condotta prudente,  è la cosa più intelligente che possiamo fare.

Non dimentichiamo che un sinistro nell'attestato è un peso che ci “portiamo dietro” per parecchi anni, ed è un pesante fardello che non piace a nessuna Compagnia, anche cambiando Società, e si rivela un accumulo di maggiorazioni tariffarie che pagheremo nel tempo, con un costo che possiamo difficilmente valutare con un calcolo a spanne, ma che è comunque elevato.

Se poi il sinistro dovesse sommarsi ad un altro, magari non rimborsabile perché più importante e costoso, il vantaggio può decisamente triplicarsi, e nel tempo diventare un vero affare.

 

Non è mai da sottovalutare l'opportunità di "cancellare" di un sinistro a torto dall'attestato di rischio, attraverso Consap o tramite la propria Compagnia.

Per sapere come fare, clicca il link riportato qui sotto:

 

"Alle volte, un piccolo investimento...."

 

Come affrontare un incidente a torto per non subirne gli effetti.

 

 

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